per mesi non l’avevo notato
preso dai pianti
le bestemmie
le seghe
le bestemmie segate
e le seghe bestemmiate
se ne sta lì
appeso
proprio accanto a me
attaccato al sopra di un pigiama che non metto più
che esce fuori da questi cassetti
che non son proprio cassetti
ma griglie che escono
ho sempre pensato di sfilarle del tutto
ed usarle per un barbecue
io e te
carne
vino
i tuoi occhi
e i tuoi capelli
intanto
però
lui se ne sta lì
quel tuo capello
un po’ liscio un po’ riccio
sicuramente bello
e la mattina quando il sole mi taglia in due la stanza
ecco la mattina
se mi sveglio dal lato giusto
quello che poi era il tuo
ecco la mattina
se mi sveglio dal lato giusto
lo vedo prima di tutto
prima della sveglia
prima del comodino
del tetto
o del letto
prima di tutto
la mattina
quando mi sveglio
il sole lo travolge
ed il capello brilla
ma brilla forte
e per un attimo
la mattina appena sveglio
mi sembra quasi di sentire il tuo odore
mi sembra quasi di poter piantare un gomito sul cuscino
usare la mano per poggiarci la testa
e guardarti
è così forte, la sensazione
che una mattina mi sono alzato
e ti ho preparato la colazione
te l’ho portata a letto
ma tu non c’eri
di nuovo
io però lo lascio lì
che magari un giorno ti ci ritrovo attaccata
a quel capello
come un grappolo di uva dolcissima buonissima bianchissima
come un pendente luccicoso
come un angioletto del presepe appeso ad un filo dorato
è proprio vero
tira più un tuo capello
che una mandria dei suoi