
mentre rovisto
tra fogli bianchi
a righe
ho ancora quelli con le righe cicciotte
e quelli con le righe un po’ grandi
un po’ piccole
per allenarsi
a fare le lettere coi ghirigori
e insomma
mentre rovisto
trovo un sacco di liste della spesa
di anni fa
ma proprio tanti
di quando avevo altri vestiti
altri capelli
altri pizzetti
altre altre
e dalle liste mi ricordo chi
cosa
quando
come
c’è la lista del messicano
di quando mi cadde il vino sui pantaloni
ma dovetti trattenere il mio elenco di santi
ché c’era lei
e sembrava brutto
star lì a gridare il perché
ce l’avessi tanto con San Crispino
poi c’è la lista di Lecce
di quando vivevo solo
in una stanza che sembrava la metà
di sé stessa
e di quella sera che per festeggiare il mio primo stipendio
comprai fegato
cipolle
vino rosso
e fingevo di essere Hannibal
da solo
mi sarei quasi mangiato
per quanto ero contento
alla fine
ho ritrovato anche
la lista
delle cose che non ho mai comprato
per una cena sushi
e una francese
e una pure tedesca
tiè
era tutto scritto lì
dal salmone
allo stinco stufato
passando per le escargot
il problema è che ora
da solo
tutta ‘sta roba non me la mangerei
ché avrei bisogno
di qualcuno con cui condividere
l’indigestione
di pesce
lumache
carne
e amore