Oggi mi lamentavo
(come sempre)
della vita
Mi lamentavo
dei soldi che mancano
dei pensieri brutti che abbondano
della mancanza di donne abbondanti
Mi lamentavo
con un’amica
(ché siamo amici, no?)
e le dicevo che vorrei affittare i pensieri a qualchedunaltro
e farci i soldi
così due piccioni li prendevo
con ‘sta fava
Ma le donne?
“Eh, le donne”
mi fa lei
che donna è
e quindi lo saprà
“le donne”
mi fa
“son cinquanta percento gioie
e cinquanta dolori
i cinquanta delle gioie, ben vengano
ma dei dolori
dai cinquanta
prendi trenta”
mi fa
“e quei trenta levano tutto il resto
mangiano le gioie
un per una
dall’uno
al cinquanta
e rimani coi dolori”
(e senza manco i motori
-penso io-
che non ho patente)
E allora ci penso
e le dico che se ne vale la pena
alla fine
io i dolori me li tengo pure
se ne vale
la pena
Ché mi manca un braccio sui fianchi mentre dormo
e il fiato alla base del collo
e pure un po’ quello puzzoso dei buongiorno freddi
Mi manca che qualcuno
mentre sono a lavoro
mi pensi
mi manca il fischio all’orecchio di chi ti pensa da lontano
Mi manca un po’
incontrarmi con qualcuno la sera
un po’ stanco e nervoso
qualcuno che mi dica
“è tutto perfettamente occhéi”
Mi manca chi possa mettermi le mani sulle guance
e mi guardi
diritto
negli occhi
e senza dir nulla
tutto mi dicesse
Qualcuno insomma
che m’accetti per come sono
m’infili in delle buste
tutto a pezzetti
accettati
e mi porti con sé
dappertutto