Analisi di un Delirio

Grazie a Enrico Cicchetti per la foto.

​”Dopo giornate di fila di dibattiti sul nulla, ma che pagliuzza e che trave? Qui è un acaro contro un autotreno!”

E qui parte il primo EH?

“Eppure non sono soddisfatto… l’inconsistenza assoluta delle stupidaggini che vengono discusse da trombatissimi pantaloni, appena tornati da ferie guadagnate ossequiando questo e quello, mette a pensare…”

Parla quello che si fa le vacanze nella sua villa abusiva a dieci metri dal mare, dopo che tutto l’anno c’è chi lavora al posto suo urlando, incolpando e prendendo per il culo milioni di persone.

“Mentre stiamo spiegando quello che sarebbe immaginariamente successo e tentando di portarlo sul piano della realtà io non so… mi sfugge l’audience di questo nulla.”

Siamo tutti audience, caro Beppe.

Perché questo è lo stesso nulla con cui hai creato un mostro giustizialista, arrogante e fascista. Hai fondato un partito dal nulla, alimentato ad odio e disinformazione. Adesso la gogna tocca a voi, solo che di qua hai gente che si informa e che non si accontenta di un “EH VA BEH MA ALLORA TUTTI GLI ALTRI?”

“Straparlano come nelle puntate di Vespa con i plastici? Tutta quella meticolosa stupidità, tutto quel feticismo dei dettagli minuto per minuto, che cerca alibi a tutti i costi, impedisce la visione d’insieme e distrae dalla verità dei fatti.”

Oh, quasi pare una lettera di confessione.

Perché straparla di cose ormai insite nel movimento da tempo: lo spulciare casa degli altri, il fare i conti in tasca alla gente, sbattere nelle homepage dei suoi siti satellite le facce di giornalisti e politici stile fascio è nel DNA di quella massa di capre che ti vengono dietro.

“È come pretendere di voler capire un quadro impressionista o puntinista da un centimetro di distanza: la figura non la vedremo mai. La donna nel campo di papaveri non la troveremo mai!”

Qui probabilmente, di fronte a parole come impressionista, puntista o quadro, gli elettori di Grillo si sono persi.

Ed hanno provato sicuramente a cliccare su donna nel campo di papaveri per vedere se era una di quelle cose che di solito i giornali non ti dicono.

“Ebbene io alibi per voi non ne cerco cari cittadini! Non ce ne è bisogno, anzi, spero capiate la differenza fra spiegare fatti e costruire alibi…”

Anche qui: mi pare che chi spiega i fatti è la gente normale che non si è mai fidata di te e dei bambini dell’asilo che ti porti dietro, mentre chi si crea alibi è gente come la Raggi che per giustificare la sua totale incompetenza da ancora colpa ai poteri forti.

Questa lettera diventa sempre più un’ammissione di colpa.

“Ma esiste una audience di queste illazioni trasformate in bufere, uragani e trombe d’aria? Davvero ci sono delle persone libere che perdono la giornata nel gossip-mannaro di questi «signori»?”

Sì mio caro. Si chiamano italiani sopra la media. Di solito, chi gode del gossip e lo ripete a pappagallo è l’esercito di ignoranti e boccaloni che non sanno fare altro che copiare frasi fatte come risposta alle critiche.

“C’è chi ribadisce che io sono un criminale per un reato colposo: mi fa male, mi ferisce sempre, tutte le volte. Ma interessa il mio incidente stradale di anni fa? Interessano finte ricostruzioni di discussioni fra me e Di Battista e fra lui e Raggi ecc. ecc.?”

Cucciolo.

Ci rimane male quando gli ricordano di aver ammazzato una persona.

E quando dice a proposito della Muraro indagata che si aspettava di più, tipo cinque chili di coca nella macchina, allora dovrebbe preoccuparsi di più della figlia, a cui nevicò in macchina ma nessuno ne parla!!!1!1!!1!!1!

“Di Maio sapeva… ma cosa???”

Sapeva che la Muraro era indagata così come lo sapeva di Pizzarotti. Solo che per il sindaco di Parma la ghigliottina è scesa subito, mentre per Roma non ha capito la mail e comunque anche se fosse si aspettano le carte.

E se sei webmaster, quella è la base.

Considerando che sul CV ha anche steward al San Paolo, se uno fosse entrato al grido di “Allahu Akbar” quando era lui in servizio, magari gli avrebbe indicato il punto di ristoro più vicino.

“Allora mi è venuto un sospetto: molta gente vuole la perfezione. In Italia, in Europa, nel mondo vogliono la perfezione. In fondo, se qualcuno sta li a vedere i dibattiti su di noi senza parlare della paura che hanno di noi i corrotti e gli inciucioni però discutono solo di imperfezioni nostre….”

No Grillo mio.

Non vogliamo la perfezione.

Anche le più grandi democrazie del mondo, di quelle che vedi i discorsi dei capi di stato e ti emozioni, hanno i loro difetti.

Qui cerchiamo solo gente che sia on grado di rimboccarsi le maniche e fare qualcosa di utile.

Se passate tre mesi a litigare sulle nomine, a tirarvi gli stracci ed a sbraitare sul resto del mondo, io non solo mi siedo a godermi lo spettacolo mangiando popcorn, ma vi tiro pure due noccioline, scimmie da circo che non siete altro.

“perché questi spettacoli tristi hanno audience…. cosa ci sta chiedendo la gente (almeno quella che non cambia canale guardando queste imbecillità)? Temo la perfezione… Perché temo la perfezione? Semplice… è una proprietà che può essere soltanto inventata o sognata. La perfezione capita per alcuni istanti, non di più, se la chiedi significa che vuoi la dittatura.”

“Fantocci, ma lei è un poeta!”

*scatarro*

Uno che scambia dittatura per perfezione ha grossi, grossissimi problemi mentali.

“È una forma di nuovo benpensantismo autoassolutorio: «Non stiamo lasciando ai figli un mondo di merda, infatti è un mondo che solo persone perfette possono correggere… è l’Italia bellezze», dicono guardando figli buttati in una società che hanno lasciato svuotare di morale e beni, di senso e di virtù.”

Parla uno che è andato in giro a fare spettacoli facendo mangiare grilli secchi come fossero ostie, facendosi pure pagare l’ingresso.

“«Ti lascio in un mondo di cui è impossibile essere orgogliosi, in cui è impossibile trovare un senso… infatti neppure quei perfettoni dei grillini ce lo trovano, anzi lo vedi? Anche loro sono così… come gli altri».

Primo, io sono orgoglioso del mio mondo e di quello che dentro riesco a costruirci, anche e soprattutto insieme agli altri.

Secondo, non sono stato io a fiondarmi nella mischia dicendo a tutti che ero diverso da quelli prima. Se ti proponi come alternativa, e poi fai lo schifo per due nomine allora sì, è vero.

Non siete come gli altri, siete peggio.

“Ebbene io a questa gente dico: state tradendo la fiducia dei vostri figli, perché avete una morale migliore per noi? Cosa vi rende abili nel giudicarci?”

E a te come a tutti quelli come te, chi ha dato il diritto di giudicare e sentenziare su tutto il resto del mondo, riuscendo così ad emergere dalla fogna di silenzio ed incapacità in cui eravate nascosti?
“Ripeto, c’è solo una spiegazione: camuffati da tetri pantaloni ci sono dei frustrati che cercano l’uomo forte!”

MADDAI?

Ma dici gente che fino ad ora se ne è sbattuta il cazzo della situazione italiana, politica e sociale ed altro non aspettava che qualcuno gli dicesse “ehi tu! Sì proprio tu che ad oggi il massimo che hai fatto per la tua città è stato andare a piazza Navona alla Befana! tu che di lavoro fai il disoccupato perché non ti prenderebbero nemmeno a spalare merda nelle stalle! che ne pensi di fare il politico?”

Questo tipo di gente dici?

“questo è il senso estremo del benpensantismo di oggi… qualcosa che, nella mia mente, non trova perdono e giustificazioni, solo nauseato fastidio. In questo caso mi dispiace tanto, ma il movimento avrebbe solo ritardato l’arrivo di nazisti, fascisti e leghisti! Ma ritardare una involuzione senza cambiare nulla nel frattempo non serve!”

L’ultima frase è così delitmrante2che meriterebbe un post a parte.

A me invece sale il vomito a sentire che senza di loro la marmaglia nera e verde sarebbe scesa nelle città per metterle a ferro e fuoco. E invece è solo arrivata una marmaglia incolore, sul grigio spento, che le teste di cazzo non hanno colore.

“Se potessi farei io un referendum: volete una dittatura? Sì o No. E se la volete chi volete a comandare? Perché non la Merkel o direttamente la Lagarde?”

No. Basti tu.

“Se non siamo neppure capaci di affrontare insieme uno scrollare fra i tanti che i peggiori romani stanno rivolgendo alla Raggi”

EEEEEEEH?

“allora mi scuso, e se fosse possibile vi restituirei i voti. Ma non si può: le cose devono fare il loro corso e noi non ci arrendiamo!”

Ma io non voglio proprio nulla che sia tuo.

Bastano le dimissioni della Raggi e delle scuse vere. E poi tornate tutti a scuola.

“Anche imperfetti siamo forti della nostra umanità, della nostra determinazione e non regaleremo ai pavidi, agli ignavi, un uomo forte acchiappato di sponda proprio attraverso di noi!”

Se non era chiaro fino ad ora: se sei contro il movimento, sei un cacasotto. Solo loro son forti e coraggiosi, pronti a salire al potere per spazzare via l’ignavia e la pigrizia e i deboli.

“Solo i dittatori e i loro portapalle credono all’umano perfetto: non è roba per noi.”

Però se sei pavido sei una merda.

“E neppure questo nuovo di essere benpensanti ci interessa! Votate Verdini, votate il Pd, votate chi vi tiene due piccole paure vostre, non dei vostri figli, lontane… Votate per il nulla, ma scegliete!”

Quale miglior chiusura se non la chiusura stessa?

Noi siamo questi, dice, ed oltre a noi c’è quello che avete sempre fatto nella vostra vita spaventata e senza palle.

La terza via non c’è. 

Grillo minaccia il suo elettorato e tutti quelli fuori.

Grillo contro tutti.

Grillo contro se stesso.


A margine:


– la lettera non è pubblicata sul blog macinasoldi. La lettera è stata inviata e pubblicata sul Corriere. Uno di quei giornali che se rema contro, è gestito da Satana insieme al PD, ma che qui è utilissimo per far arrivare il messaggio a chiunque;


– tranne una volta, nominando la Raggi, non si accenna minimamente ai problemi di Roma ed alle cassate fatte in tre mesi. Solo che sono imperfetti.

No cari miei.

II siete pericolosi e dannosi.

Peggio di in perfetto dittatore. 

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