
Se vi siete persi le istruzioni, leggete qui o, in brevissimo:
provate a leggere quello che ho scritto mentre ero su vari mezzi pubblici, qui a Roma.Forse leggerlo è più facile, ma spero vi faccia capire quanto questa città, tra le tante problematiche, non ti permetta neanche di farti un viaggio sereno, e di prendere qualche appunto mentre, dopo troppa attesa, riesci finalmente a sederti su un bus ATAC.
Se qualcosa non dovesse essere chiaro, potete selezionare il testo qui sotto, dove trovate la trascrizione.
Ci vediamo alla prossima fermata.
“3B da Trastevere
h 21:28
Ho appuntamento con Lei, che
sono poche ore che non la vedo
e mi manca come fossero anni.
È il mio secondo giorno senza
lavoro, e sono dovuto uscir di
casa sennò impazzivo.
‘st’autobus vibra pure da fermo, qui
davanti al ministero. vibra (ecco,
è ripartito) dicevo, vibra (ma porc!,
VIBRA COME UN DANNATO
TELEFONO A CUI
NESSUNO RISPONDE.
Ma che viene solo stoppato, da
una fermata, o da un semaforo rosso.”